Counselling Situazionale
Counselling Situazionale: che cos'è?
Abbiamo affrontato l'argomento del Counselling, per cercare di comprendere cosa sia (clicca qui per rileggerlo), e come si sviluppa il nostro progetto formativo per le Scuole di Counselling. Il prossimo step sarà quello di capire e approcciare con il concetto di Counselling Situazionale.
"Il Counselling Situazionale" di Roberto Gilardi
Per cercare di spiegare al meglio il concetto di Counselling Situazionale, la cosa migliore è sicuramente utilizzare le parole del padre fondatore di questo metodo innovativo, nonché autore del libro "Il Counselling Situazionale": Roberto Gilardi.
«L'ideale per comprendere appieno cosa sia il Counselling Situazionale, sarebbe portarvi all'interno dell'aula durante una lezione formativa.»
Nel libro infatti, il Dott. Gilardi affronta il tema così:
"Quando a dominare è l’approccio di riferimento, il comportamento del Counsellor è omologato, uniforme. L’approccio di riferimento non è solo impianto teorico ma anche pragmatico.
Indipendentemente dalla persona o dal gruppo di persone che si ha di fronte: gli schemi sono gli stessi, i filtri sono gli stessi, le categorie sono le stesse.
Si tratta solo di applicarle nel modo migliore, e possibilmente più ortodosso possibile, per non tradire le appartenenze, anche se le persone di fronte sono estremamente differenti tra di loro.
Qual è il limite di un approccio trasformato in dogma? Che funziona con alcune persone e con altre no.
Avviandoci verso la comprensione di cosa si intenda per Counselling Situazionale, diciamo che quanto descritto in precedenza è una buona premessa, ma la cosa non è così semplice o semplificata."
Leadership Situazionale
"Per dipanare la matassa, possiamo partire da un po’ più lontano nel tempo, in particolare tornando agli anni settanta del secolo scorso, quando due autori, Kenneth Blanchard e Paul Hersey, danno vita al loro modello di “Leadership Situazionale”.
Il concetto principale attorno al quale ruota questo modello, sembra apparentemente semplice: i manager devono attuare stili differenti di leadership, in funzione di situazioni o circostanze differenti.
Un approccio prevalentemente collegato al contesto aziendale, ma che ognuno di noi potrebbe facilmente riportare in altri ambiti: Scuola, Famiglia, Terzo Settore, Amministrazione Pubblica, in tutti i contesti sociali organizzati nei quali si attivano realtà di gruppo, con suddivisione di ruoli e gestione di leadership.
In ognuno di questi contesti, la leadership potrebbe essere esercitata in modo differente, a seconda di alcuni fattori che intervengono. Senza entrare troppo nel dettaglio per ovvi motivi, la Leadership Situazionale organizza e sistematizza questi differenti stili, secondo due direttrici (orientamento al compito e orientamento alla relazione), e nella diversa combinazione di queste due direttrici, ipotizza quattro differenti modalità di approccio alle varie situazioni, che chiama in questo modo:
- Telling (che accentra nel leader la decisione di ruoli e mansioni, partendo dalla ipotesi di scarsa competenza dei collaboratori);
- Selling (che bilancia la centratura di decisioni, con l’incoraggiamento ai collaboratori per innalzarne la stima e quindi la competenza);
- Partecipating (che favorisce la partecipazione e l’assunzione di decisioni da parte dei collaboratori, ma sempre con la facilitazione e la supervisione del leader);
- Delegating (che sviluppa la capacità di delega di funzioni e responsabilità e facilita l’apprendimento organizzativo e l’aumento di expertise).
Quindi quali sono gli elementi che un Counsellor potrebbe e forse dovrebbe tenere in considerazione per la scelta di quale leadership attuare?
Quale tipologia di colloquio o abilità comunicative e relazionali è opportuno utilizzare con chi si ha di fronte?
Per rispondere dobbiamo prima capire quali sono gli elementi che fanno parte della struttura di una relazione d'aiuto:
- Counsellor
- Cliente
- Relazione
- Contesto
- Situazione
Da qui possiamo quindi comprendere su cosa si focalizza il Counselling Situazionale.
Situazione
"Ogni situazione richiede particolari attenzioni, e ogni situazione richiede al Counsellor la capacità di lettura e adattamento, sempre in correlazione con gli altri fattori.
Il Counselling Situazionale richiede la costruzione di una professionalità solida e organizzata, fatta di studio e metodo, proprio perché non si tratta di apprendere aspetti standard da applicare in modo "meccanico" a tutte le situazioni.
Al contrario il Counselling Situazionale richiede la capacità di organizzare l'agire mentre lo si agisce, cioè in tempo reale."
Questo è solo la punta dell'iceberg di un ambito vasto e interessante come è quello del Counselling.
Leggendo quest'articolo per potrai scoprire chi è Roberto Gilardi o, accedere al sito dedicato alla Formazione per Counsellor.
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