Incentivo ai pediatri che raggiungono il 70% di vaccinazioni

L’iniziativa dell’Ausl di Bologna: incentivo ai pediatri che raggiungono il 70% di vaccinazioni per gli assistiti

Non solo lavoro negli hub ma anche campagna di comunicazione per superare le incertezze e i dubbi delle famiglie dei ragazzi che saranno coinvolti nella campagna vaccinale.
 
E per poterlo fare, chi meglio dei padiatri che possono vantare un rapporto di fiducia con le persone coinvolte e una conoscenza dei soggetti in questione. In più, come pensato dall’Ausl di Bologna, pensare anche a un premio di risultato nel caso si riesca ad arrivare a un 70% di vaccinazioni degli assistiti.
 
È la ricetta che si potrebbe adottare a breve in Emilia Romagna e che potrebbe essere presa ad esempio anche dalle altre Regioni per aumentare il coinvolgimento del pediatra nella campagna e ottenere un risultato importante in termini di immunità, in attesa del ritorno a scuola dei ragazzi.
 
L’arrivo dell’estate è solo la fase di preparazione alla riaperture ed è per questo che diventano prioritarie le categorie di ragazzi dai 12 ai 19 anni, quelli che andranno a riempire le aule a settembre e che, se non adeguatamente protetti, rischiano di diventare una seria minaccia per se stessi e per le persone più vicine.
 
Senza contare, poi, il fatto di dover scongiurare un nuovo anno in Dad.
 

All’Ausl di Bologna si stanno registrando numeri incoraggianti ma si può fare ancora di più. 

 
Resta una piccola resistenza che va superata.
 
“La vaccinazione per queste categorie – dichiara il Direttore Sanitario Lorenzo Roti sulle colonne de La Repubblica – deve convinzioni dei ragazzi e dubbi delle famiglie. Da una parte l'infezione non viene percepita come un problema per i ragazzi, dall'altra la somministrazione dei vaccini ai minori lascia sempre qualche dubbio alle famiglie. Anche le incertezze che si sono avute nelle ultime settimane sull'affidabilità dei vaccini hanno pesato. Proprio per questo è necessario coinvolgere con forza i principali tutori della salute dei ragazzi, i pediatri".
 
"Abbiamo aperto una discussione per coinvolgerli nella campagna vaccinale e devo dire che da subito hanno dimostrato grande interesse e disponibilità. Da una parte vaccineranno i ragazzi nei nostri Hub o, per chi vuole, direttamente nei loro studi. Dall'altra verranno coinvolti in una campagna di comunicazione pensata per raggiungere le famiglie e fugare dubbi e incertezze. È previsto anche un riconoscimento: i pediatri che riusciranno a far vaccinare almeno il 70% dei propri assistiti riceveranno un incentivo. Un premio di risultato per valorizzare il loro ruolo e lavoro, insomma".
 
Un’ottima idea se riuscirà a vedere la luce: l’accordo, al momento, non è ancora operativo ma in dirittura d’arrivo, tanto che la prossima settimana potrebbe essere effettivo.
 
E chissà che un’idea del genere non possa generare emulazione positiva da parte delle altre Regioni per far in modo di “colpire” una categoria che diventerà prioritaria tra qualche mese.


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