Razionale
Il Progetto Baobab nasce e si sviluppa con l’obiettivo di osservare, analizzare e comprendere la complessa realtà che colpisce le famiglie di persone con SLA, focalizzandosi in particolare sul punto di vista dei minori. Muovendosi tra ricerca e clinica, si costituisce in un percorso di supporto psicologico per figli e nipoti di persone affette da questa patologia, cercando di inquadrare mediante l’uso del colloquio e di strumenti testistici, i disagi e i bisogni di questa delicata categorie di persone.
Abstract
Baobab: dalle idee al lavoro di squadra
Dall’ipotesi di ricerca innovativa del progetto Baobab al raggiungimento dei risultati desiderati, nonostante la variabile imprevedibile della pandemia di Covid-19: le scoperte fatte e il ruolo cruciale del lavoro di squadra.
Psicologia una Risorsa Insostituibile
La figura dello psicologo - nel rispetto del suo codice deontologico ed etico – è risultata fondamentale e di grandissima importanza non solo per la realizzazione della ricerca/azione ma, e soprattutto, perché “Baobab” ha garantito la presenza di un professionista nelle dinamiche famigliari già così duramente colpite dalla SLa in periodo pandemico relativo al Covid-19; in tutti i casi, lo psicologo è stata una persona veicolo di rassicurazione, compensativa di timori e di conforto soprattutto in riferimento alla paura di solitudine sociale contingente al loock-dwon.
La cabina di regia – operatori dell’Università e del GipSla – ha condiviso tutte le scelte di coordinamento messe in campo partendo in primo luogo dal rispetto delle singole competenze e dei diversi approcci scientifici specifici dei professionisti. Non si è omologato l’intervento ma si è condivisa una formazione e diversi momenti formativi hanno indirizzato verso un particolare approccio metodologico; si è scelta l’intervisione come metodo di verifica “periodica” nelle diverse fasi di lavoro e data la completa disponibilità al confronto e /o supporto in caso di particolari situazioni complesse e complicate.
La pandemia ha facilitato il confronto continuo in remoto e, indirettamente, ha contribuito ad un forte ripensamento al ruolo dello psicologo, agli strumenti e alla necessità di creare setting favorevoli alla terapia, al valore del supporto domiciliare, alla valenza della resilienza e alla nostra stessa capacità di optare per un cambiamento o di modificare in positivo una criticità.
Nell’incontro conclusivo – e se il singolo ha valore è il gioco di squadra che fa la differenza – tutti gli psicologi hanno riconosciuto che “la comunità, noi, non possiamo lasciare nessuno da solo“.
Italian Medical Research
Provider ECM n°1344 accreditato presso il Ministero della Salute - Age.na.s
Per qualsiasi comunicazione e/o supporto:
0824 23156
Per consultare la nostra lista di Corsi ECM: