Nell’ultimo decennio le evidenze scientifiche hanno dimostrato una sempre più stretta correlazione tra le malattie infiammatorie come la Psoriasi e l’Artrite Psoriasica, l’Artrite Reumatoide, le malattie cardiovascolari e l’obesità.
I pazienti con disordini infiammatori immuno-mediati come la psoriasi e l’artrite reumatoide hanno una maggiore probabilità di sviluppare delle comorbidità tra queste Malattie Cardiovascolari e la Sindrome Metabolica (SM), rappresentata dall’obesità addominale e l’insulino-resistenza.
Il tessuto adiposo addominale si comporta come un organo endocrino che produce fattori
ad azione pro e anti infiammatoria come le citochine, gli ormoni, le proteine della fase acuta e acidi grassi non esterificati, tutte sostanze in grado di indurre dislipidemia, insulino-resistenza e stato pro infiammatorio/pro trombotico.
L’obesità e la psoriasi condividono, quindi, i fattori inducenti-scatenanti e hanno alla base lo stesso meccanismo immunomediato. Entrambi sono infatti responsabili di uno stato infiammatorio sistemico in grado di predisporre il paziente alle malattie cardiovascolari.
Si evince quindi come una terapia dietetica che agisca sulla riduzione del grasso viscerale possa svolgere un’azione sinergica anche nella terapia della pso/PsA e dell’artrite reumatoide.
Lo stile alimentare assume un ruolo centrale nella gestione di queste patologie. Lavori scientifici riconoscono, infatti, proprio nella Dieta Mediterranea un valido strumento nella prevenzione delle malattie cardiovascolari in primis, ma anche di altre patologie come la dislipidemia, il diabete, l’obesità, l’artrite e il cancro.
Ma come non considerare anche l’elemento “attività fisica” nelle opzioni terapeutiche?
Il ruolo dello sport nella riduzione del grasso viscerale, nell’aumento del colesterolo HDL e nel miglioramento delle condizioni cardiovascolari e circolatorie è ben conosciuto perché non solo aiuta a prevenire il danno articolare, ma migliora la fatigue, le funzioni cognitive, la funzione articolare e alza il tono dell’umore. Alla luce di queste considerazioni, nella gestione delle malattie reumatiche, diverse linee guida importanti hanno introdotto l’esercizio fisico nel trattamento delle artriti. Appare chiara la complessità sia dell’inquadramento diagnostico del paziente con pso/PsA e RA, sia della scelta terapeutica che deve essere non solo farmacologica, ma anche dietetica e mirata all’incremento dell’attività fisica.
Obiettivo del congresso è cercare di superare la visione esclusivamente farmacologica della terapia inserendo, per ogni paziente, un programma personalizzato di terapia alimentare e attività fisica allo scopo di ottenere il recupero dello stato di salute.