Corso RES
RAZIONALE E OBIETTIVO GENERALE
I numeri parlano chiaro: oltre il 50% dei pazienti oncologici della Calabria “scelgono” altre regioni per curarsi. Questo genera un grosso indebitamento del SSR e difficoltà di gestione della Sanità.
Il progetto vuole attuare, tramite l’intervento degli esperti, un confronto che a partire dalle esperienze vissute quotidianamente nel territorio calabrese, ed evidenziando il percorso compiuto dal paziente (e quello non compiuto!) si riesca a capire quali modalità e strategie mettere in campo per rendere evidente l’alto grado delle competenze cliniche e strumentali evitando che i pazienti, per pregiudizio e scarsa informazione, continuino a viaggiare verso le aziende sanitarie dell’Italia del nord con tutte le conseguenze dolorose annesse (logistiche, economiche, sociali e lavorative). La mobilità passiva rende un danno al paziente, alla sua famiglia e alla comunità dei cittadini della regione. Secondo gli ultimi dati disponibili, l’indice di fuga della regione Calabria è tra i più alti a livello nazionale.
Rete oncologica regionale, Breast Unit, Ufa, pdta, percorsi di cura condivisi come possono, concretamente, rendere fruibili i servizi di diagnosi e cura oncologici esistenti? Il confronto con clinici e farmacisti, istituzioni e cittadini avrà l’obiettivo di rappresentare le eccellenze e le criticità per migliorare i numeri perché si migliora il rapporto di cura con i pazienti. La qualità dell’accesso alle cure più appropriate ed efficaci per il paziente insieme ad una rete di equità d’accesso su tutto il territorio calabrese sono obiettivi imprescindibili per far si che la serenità di cura e l’aspettativa di vita raggiungano massimi livelli per ciascun paziente. Attraverso la presentazione delle singole esperienze che raccontino realmente il rapporto tra farmacisti e oncologi della rete si potrà giungere alla vera eccellenza clinico-gestionale. A ciò si aggiunga la voce di chi da sostegno ai pazienti rilevando esigenze importanti che spesso “sfuggono” all’iter di cura.
Inoltre sarà importante acquisire le novità circa le sperimentazioni cliniche (controllate) oltre che confrontarsi sulle esperienze di Good Practice Management. Il paziente va “curato” in tutti gli aspetti sanitari: dalla clinica alle normative di gestione del SSR, attraverso l’uso appropriato delle risorse disponibili. Un report finale evidenzierà gli elementi positivi e quali step da raggiungere per colmare quei gap che impediscono da una parte una autentica sinergia tra oncologi, farmacisti e medicina del territorio e, dall’altra, una fiducia effettiva del cittadino a curarsi nella propria regione. Evidenziare le novità terapeutiche, attraverso l’analisi dei processi di cura, delle linee guida e delle procedure di accesso servirà a poter “recuperare” un po’ di strada e soprattutto a riprendere più velocemente i follow up per evitare perdite di vite umane e spreco di risorse dei SSR come quello della regione Calabria.