COMUNICARE L’INCERTEZZA. LA LEZIONE DELLA PANDEMIA

Corso FAD ECM

La pandemia da virus SARS-CoV-2 che dall’inizio del 2020 ha sconvolto le nostre vite rappresenta una sfida scientifica, medica e sanitaria senza precedenti. Ma, non da meno, è uno straordinario laboratorio di comunicazione. All’inizio della pandemia da virus A/H1N1 nel 2009, John M. Barry, storico alla Tulane and Xavier Universities a New Orleans e autore di un fortunato libro sull’influenza spagnola (“The Great Influenza: The Epic Story of the Deadliest Plague In History”) ebbe a scrivere in un commento sulla rivista Nature un’affermazione che è ormai diventato un
mantra per chi si occupa di comunicazione sanitaria: “Nella prossima pandemia influenzale […] la più importante arma contro la malattia sarà un vaccino. La seconda la comunicazione”.
La comunicazione nel corso di un’emergenza sanitaria non è un semplice trasferimento di informazioni, ma è un mezzo per favorire comportamenti finalizzati a una gestione ottimale della crisi, per favorire la coesione sociale, per prevenire gli effetti psicologici della catastrofe.
Non si improvvisa e risponde a specifiche regole. Ed è un campo da difendere per evitare gli effetti deleteri per i singoli e la società derivanti da una comunicazione errata, per incompetenza o per interesse.
La pandemia, tuttavia, ha reso evidente un ulteriore elemento di straordinaria complessità: l’incertezza. In un contesto in cui le acquisizioni scientifiche vengono costruite ‘in diretta’ e l’insorgenza di nuove varianti del virus è in grado di cambiare lo scenario in poche ore, la comunicazione diventa ancora più importante.
Il corso si propone di fornire una lettura delle dinamiche comunicative che hanno caratterizzato la pandemia da SARS-CoV-2. Per comprendere gli errori compiuti, i rischi di una comunicazione scorretta e fornire alcuni strumenti di base per una corretta comunicazione del rischio.

Italian Medical Research

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Eventi ECM

Programma:

Capitolo1. L’ABC della pandemia.

Il modulo introduce le ultime acquisizioni sulle caratteristiche del virus SARS-CoV-2, della patologia di cui è responsabile (Covid-19), dell’efficacia delle misure di contrasto al virus. Una cassetta degli attrezzi per muoversi agevolmente in un panorama in continuo mutamento.

Capitolo 2. La pandemia in prime time.

La pandemia da SARS-CoV-2 è stata probabilmente il singolo tema con maggiore copertura mediatica della storia. Il capitolo analizza in che modo la pandemia è stata raccontata sui media.

Capitolo 3. Comunicare il rischio.

Di fronte all’evento più catastrofico dell’ultimo secolo le istituzioni italiane (ma non solo) si sono mostrate spesso impreparate nel mettere in atto una strategia comunicativa efficace e competente per la situazione di crisi che si stava vivendo. Quella strategia che è alla base della comunicazione del rischio.

Capitolo 4. Comunicare l’incertezza.

Mai come di fronte all’attuale pandemia abbiamo toccato con mano quanto la conoscenza sia provvisoria, in continuo aggiornamento, oggetto di errori e correzioni. E come la scienza sia il risultato della somma di queste conoscenze e non semplicemente l’ultima scoperta. Comunicare all’interno di questo quadro e farlo capire agli interlocutori non è facile. Eppure, è imprescindibile se si vuole fare corretta comunicazione. 

Capitolo 5. Costruire la fiducia.

Infine il tema della fiducia. Traversale alle istituzioni, agli esperti, ai comunicatori. Ha a che vedere con la trasparenza, con il riconoscimento del ruolo dei cittadini, con la stessa democrazia (non a caso, una delle caratteristiche che ha accomunato i Paesi che hanno risposto meglio alla pandemia era proprio una maggiore fiducia nelle istituzioni). Tuttavia, la costruzione della fiducia passa anche per una adeguata comunicazione.

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