Corso Residenziale
L’impiego delle nuove tecnologie di analisi molecolare dei tumori, che consentono di ottenere in una singola analisi un profilo molecolare pressoché completo della neoplasia di ogni singolo paziente, ha permesso nel tempo l’identificazione di nuovi bersagli molecolari e di nuove strategie di trattamento antitumorale. L’importanza dei biomarcatori in oncologia, e in particolare per lo sviluppo della medicina di precisione, è stata solo recentemente riconosciuta. Un esempio di biomarcatore predittivo negativo è rappresentato dalle mutazioni dei geni KRAS e NRAS nel carcinoma del colon-retto (CRC) metastatico.
Lo sviluppo degli anticorpi monoclonali anti-EGFR nel CRC rappresenta un chiaro esempio di come l’impiego di biomarcatori abbia migliorato in maniera significativa l’efficacia clinica dei farmaci a bersaglio molecolare. Infatti, i primi studi randomizzati condotti in popolazioni non selezionate di pazienti
con CRC metastatico avevano evidenziato un vantaggio marginale per i pazienti che avevano ricevuto il farmaco anti-EGFR in combinazione con la chemioterapia rispetto alla sola chemioterapia. La chemioterapia svolge un ruolo fondamentale sia nella malattia operabile sia in quella avanzata. I cosiddetti farmaci biologici possono essere associati alla chemioterapia e comprendono, per esempio, farmaci diretti contro il fattore di crescita dell’endotelio vascolare (VEGF) quali il bevacizumab e l’aflibercept, i farmaci contro il recettore per il fattore di crescita epidermoidale (EGFR), quali cetuximab e panitumumab, e il regorafenib, un inibitore delle chinasi. Per l’uso di questi farmaci i pazienti vanno selezionati in base al profilo molecolare del tumore e in particolare alla presenza di mutazioni che indicano la possibile risposta al trattamento. La possibilità di gestire queste neoplasia con delle terapie orali, ha portato molteplici vantaggi, come nel caso dell’associazione Trifluridina + Tipiracil, appartenente alla categoria degli Antineoplastici e nello specifico Analoghi della pirimidina.
I pazienti con un tumore della prostata localmente avanzato o con metastasi possono trarre beneficio dalla deprivazione di androgeni con castrazione, sia chirurgica con orchiectomia bilaterale che farmacologica con gli agonisti dell'ormone che rilascia l'ormone luteinizzante (LHRH), come leuprolide, goserelina, triptorelina, istrelina e buserelina, con o senza radioterapia. Di recente introduzione sono due trattamenti ormonali che attualmente si utilizzano nella fase metastatica della malattia: abiraterone ed enzalutamide.
Abiraterone agisce bloccando la produzione del testosterone da parte delle ghiandole surrenaliche, mentre enzalutamide è un farmaco che inibisce con una triplice azione l’attività del recettore per gli androgeni.
Questi trattamenti ormonali hanno dimostrato di aumentare la sopravvivenza dei pazienti affetti da neoplasia prostatica avanzata. Oltre a questi due, anche Apalutamide e Darolutamide (ODM-201) appartengono ai farmaci ormonali di nuova generazione. L’apalutamide è entrato a far parte dell’armamentario terapeutico del tumore della prostata anche in Italia, il farmaco è diventato prescrivibile solo da oncologi e rimborsabile dal SSN per il trattamento dei pazienti affetti da “carcinoma prostatico resistente alla castrazione non metastatico (NM-CRPC) che sono ad alto rischio di sviluppare malattia metastatica”. Darolutamide è un inibitore orale del recettore per gli androgeni sviluppato da Bayer in collaborazione con Orion Corporation, nel trattamento del carcinoma prostatico resistente alla castrazione non metastatico (nmCRPC) ad alto rischio di sviluppare malattia metastatica.
• Direttore Generale, Direttore Amministrativo, Direttore Sanitario – ASL Napoli 2 Nord
• Direttore Medico PO Frattamaggiore
• Responsabile Scientifico, Dott. R. Addeo
Moderatori: P. Incoronato, S. Grimaldi
14.45/15.00 - Registrazione dei partecipanti
15.00/15.20 - La medicina di laboratorio nel percorso diagnostico-terapeutico del carcinoma colon-rettale - N. Normanno
15.20/15.40 - La Diagnostica Endoscopica del Carcinoma Colon - P. Brusa
15.40/16.10 - Il ruolo delle terapie orali nel percorso terapeutico del paziente con carcinoma del colon metastatico - A. Auriemma
16.10/16.25 - Caso clinico: Il paziente con carcinoma del colon retto - R. Porfidia
16.25/16.40 - Discussione e confronto del caso clinico analizzato - Coordina: M. Carfora, G. Cennamo | Relatori: I. Di Giovanni, G. Cimmino, D. Cerbone, G. Russo, MG. Ciolli, A. Romeo, A. Postiglione, A. Panico, R. Nappi, P. Picarella
16.40/16.45 - Coffee break
II Sessione - TUMORI GENITO-URINARI
Moderatori: G. Facchini, V. Montesarchio
16.45/17.10 - Aggiornamenti nella terapia ormonale del carcinoma prostatico metastatico castration sensitive e castration resistent - L. Leo
17.10/17.30 - Gli Scenari Terapeutici nel Trattamento Del Carcinoma Ovarico - A. Frattolillo
17.30/17.50 - Nuove opportunità la Terapia a Bersaglio Molecolare e l’Immunoterapia nel Trattamento del Carcinoma Renale Metastatico - I. Di Giovanni
17.50/18.00 - Caso clinico: Carcinoma ovarico avanzato - G. Acone
18.00/18.10 - Caso clinico: Carcinoma della prostata - L. De Stefano
18.10/18.30 - Discussione e confronto dei casi clinici analizzati - Relatori: C. Di Palma, G. Cennamo, S. Fattoruso, G. Napolitano
III Sessione - Epatocarcinoma
18.30/18.50 - Presentazione - A. Schiano
18.50/19.00 - La Gestione Multidisciplinare dell’ Epatocarcinoma - M. Laterza
TEST ECM
Italian Medical Research
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Per qualsiasi comunicazione e/o supporto:
0824 23156
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